Formula 1

Newey-Ferrari: un impasse inatteso

Una notizia ha da poco smorzato l’entusiasmo dei tifosi Ferrari: le negoziazioni tra la Scuderia di Maranello e Adrian Newey, l’illustre progettista britannico, sembrano essere giunte a un punto di stallo. Il lungo corteggiamento iniziato dopo l’annuncio dell’addio di Newey alla Red Bull non ha portato i frutti sperati. Nonostante gli sforzi del team principal Frederic Vasseur e le promesse di una collaborazione rivoluzionaria, le condizioni poste dal maestro dell’aerodinamica si sono rivelate troppo complesse da soddisfare, gettando un’ombra sul futuro tecnico della Ferrari.

Le trattative erano iniziate in modo promettente, con Vasseur che aveva viaggiato personalmente a Londra per incontrare Newey. Tuttavia, col progredire delle discussioni, è emerso che le richieste del progettista andavano ben oltre un contratto milionario. Newey ha infatti richiesto di poter portare con sé un gruppo di venti ingegneri di fiducia, un’operazione che avrebbe avuto un impatto significativo sul budget cap della Ferrari. Il team di Maranello, pur disposto a investire dieci milioni di dollari all’anno per il genio inglese, ha dovuto fare i conti con le limitazioni economiche imposte dalle regole della Formula 1.

La richiesta di Newey, oltre a comportare una radicale riorganizzazione della Scuderia, avrebbe imposto la riallocazione di risorse e personale. Una delle soluzioni considerate era il trasferimento di alcuni tecnici al programma Endurance, ma questa ipotesi si è rivelata impraticabile. Inoltre, l’ingente somma richiesta per l’intero team di Newey avrebbe ulteriormente complicato la gestione del budget complessivo, già impegnato in altre aree strategiche per lo sviluppo delle future monoposto.

Non sono solo le questioni economiche ad aver rallentato le trattative. Adrian Newey, infatti, ha espresso il desiderio di rimanere nel Regno Unito, rendendo difficile la sua integrazione nel team Ferrari, storicamente basato in Italia. Questa preferenza per la continuità nella sua vita privata ha influito sulle negoziazioni, contribuendo allo stallo attuale.

Nel frattempo, altre scuderie hanno iniziato a muoversi per accaparrarsi i servigi del progettista più vincente della storia moderna della Formula 1. Aston Martin, con il magnate Lawrence Stroll disposto a investire 100 milioni di dollari per un contratto quadriennale, e McLaren, rinvigorita dalla guida di Andrea Stella, sono in prima fila nella corsa a Newey. La Ferrari, dal canto suo, sembra aver scelto di non partecipare a una gara al rialzo che potrebbe compromettere ulteriormente i suoi equilibri finanziari.

(Credits: Getty Images)

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