
Lunedì mattina, Federico Chiesa è tornato ad allenarsi alla Continassa con la Juventus dopo una breve pausa. Nonostante il suo rientro in squadra, le tensioni e le incertezze sul suo futuro rimangono intatte. Dopo una serie di sessioni di allenamento individuali, Chiesa ha finalmente incontrato il nuovo allenatore, Thiago Motta. Questo confronto, molto atteso sia dal giocatore che dai tifosi bianconeri, non ha però portato alle risposte desiderate.
Durante l’incontro, Thiago Motta ha chiarito che Chiesa non fa parte dei suoi piani per la nuova Juventus. Questa affermazione ha ulteriormente complicato la situazione tra il club e il giocatore, già tesa a causa di questioni contrattuali irrisolte. Chiesa ha richiesto un aumento di stipendio che la società ritiene eccessivo e, di conseguenza, la Juventus è ora disposta a cederlo per evitare di perderlo a parametro zero nel 2025, alla scadenza del suo contratto.
L’esito dell’incontro non ha lasciato spazio a interpretazioni: Chiesa è ufficialmente sul mercato. Nonostante il modulo 4-2-3-1 di Thiago Motta potrebbe teoricamente includerlo, non prevede un ruolo di rilievo per lui. Questo scenario rende urgente la ricerca di una soluzione di mercato che soddisfi tutte le parti, con un prezzo di partenza fissato intorno ai 30 milioni di euro.
Con la Roma che ha scelto di puntare su Soulé e il Napoli che ha diminuito il proprio interesse, il futuro di Federico Chiesa sembra rivolgersi all’estero. Londra emerge come una possibile destinazione, con Chelsea e Tottenham che tengono d’occhio la situazione. Il suo agente, Fali Ramadani, è già attivo nel sondare il mercato inglese, nella speranza di trovare una squadra in cui Chiesa possa rilanciarsi.
La Juventus, dal canto suo, vuole evitare di trattenere Chiesa senza un rinnovo contrattuale, rischiando così di perdere un importante asset tecnico e finanziario senza ottenere un ritorno economico adeguato. Tuttavia, la possibilità che Chiesa rimanga fino a gennaio, momento in cui potrebbe iniziare a negoziare liberamente con altri club, è concreta se non dovessero arrivare offerte soddisfacenti. Questa sarebbe la peggiore delle ipotesi per la Vecchia Signora, che preferirebbe monetizzare subito per reinvestire.